Nicolò Bianchi, (1804 Albisola Superiore – Nice 1880)
Scarse sono le notizie riguardanti l’apprendistato di Nicolò Bianchi: in gioventù fu violinista, quindi sembra probabile che a partire dalla metà degli anni trenta dell’Ottocento abbia frequentato la bottega di Lodovico Rastelli, date le vicinanze nella tecnica costruttiva: documenta è invece una sua collaborazione con Agostino Delle Piane, musicista e commerciante di violini genovese. A partire dal 1941 si sposta in varie città della Francia tra le quali Aix-en-Provence, Montpellier, Bordeaux, Arles, Nantes stabilendosi definitivamente a Parigi dal 1846 ove rimase fino al 1868, anno delsuo ritorno a Genova. Morì a Nizza nel 1880 ove si era da poco trasferito.
Spirito irrequieto ed errabondo, Nicolò Bianchi fu un liutaio particolarmente dotato nella copia, spesso efficacemente anticata, di modelli Guarneri e Maggini dei quali era conoscitore ed esperto. Nell’ultima parte della sua carriera fece una serie di strumenti “nuovi”, senza interventi d’anticatura, su modello personale. Tra i suoi allievi troviamo Giuseppe Scarampella, Eugenio Praga, François Bovis e probabilmente il giovane Gaetano Antoniazzi.