Giuseppe Lecchi (Felizzano 1895, Genova 1967)

Nato da una famiglia di artigiani ed ebanisti, Giuseppe Lecchi completò gli studi presso l’istituto di ‘arti e mestieri’ prima di partire per la Grande Guerra, dalla quale farà ritorno solo nel 1919. Impiegatosi come apprendista presso Cesare Candi all’inizio degli anni venti, ne sarà prezioso collaboratore soprattutto nella costruzione dell’ultima serie di strumenti decorati, eseguiti dal Candi tra il 1924 e il 1931; a partire dagli anni trenta apre il proprio laboratorio in Corso Galiera a Genova e nel 1937 partecipa a Cremona al concorso indetto per le celebrazioni stradivariane, vincendo la medaglia d’oro nella categoria del quartetto. Giuseppe Lecchi è stato conservatore del violino di Paganini il “Cannone”, conservato a Palazzo Doria-Tursi, dal 1949 fino alla morte, occorsa nell’agosto del 1967.

Liutaio dotato di tecnica non comune, ebbe una predilezione per i modelli Stradivari dei quali fu ottimo interprete moderno. Lo strumento qui presentato, uno dei migliori della sua produzione, rivela una certa ispirazione torinese.

Violino modello Stradivari, Genova 1933

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